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Coaching Umanistico

Visione Struttura Impatto

Coaching UmanisticoCoaching Tradizionale / Performance
  • Si concentra sul senso e sull’identità professionale del coachee
  • Si focalizza sul raggiungimento di obiettivi misurabili
  • Integra strumenti filosofici, narrativi e relazionali
  • Usa tecniche di time management, feedback
  • Lavora su consapevolezza, intenzionalità e trasformazione del ruolo
  • Lavora su comportamenti e risultati osservabili
  • Stimola la riflessione critica e l’allineamento tra scopo personale e missione aziendale
  • Mira principalmente all’efficienza e alla produttività

Il coaching umanistico non si oppone agli altri approcci: li completa e li supera laddove serve andare in profondità, soprattutto nei contesti di leadership, change management, sviluppo culturale o transizione identitaria.

 

Nel mondo del business contemporaneo, in rapido mutamento e ad alta complessità, il coaching non può più limitarsi a essere uno strumento motivazionale o una tecnica di miglioramento delle performance. Deve essere una leva strategica, capace di abilitare trasformazioni profonde, sostenibili e orientate al senso.

Il coaching umanistico nasce proprio da questa esigenza: affiancare le persone in un percorso che non agisce solo sugli obiettivi, ma anche sulla qualità delle intenzioni, delle relazioni e delle scelte.

Le Radici del Coaching Umanistico: dal Telòs di Aristotele alla Leadership di Senso

Il metodo

 

Il coaching umanistico non nasce da una tecnica moderna, ma da un pensiero millenario: quello della filosofia classica, dove il processo di crescita personale veniva inteso come realizzazione del potenziale umano, in armonia con la propria natura.

Socrate: la maieutica come fondamento relazionale

Il coaching umanistico raccoglie l’eredità della maieutica socratica, ovvero l’arte di aiutare l’altro a “partorire” la propria verità attraverso il dialogo, la riflessione e l’ascolto profondo. Non si parte da risposte preconfezionate, ma da domande potenti, che attivano consapevolezza e responsabilità.

Aristotele: il Telòs come direzione evolutiva

Il vero fondamento del coaching umanistico è il telòs, il fine ultimo di ogni essere umano. Per Aristotele, ogni cosa tende naturalmente alla propria forma compiuta: l’essere umano incluso. Il coaching, in questa prospettiva, diventa un processo che riattiva quella tensione naturale verso ciò che si è chiamati a diventare: in ambito personale, professionale e organizzativo.

Dalla filosofia alla psicologia moderna

Nel XX secolo, queste intuizioni vengono rielaborate dalla psicologia umanistica ed esistenziale:

  • Viktor Frankl, con la volontà di significato e la resilienza fondata sullo scopo

  • Carl Rogers, con l’ascolto empatico e l’accettazione incondizionata

  • Abraham Maslow, con la gerarchia dei bisogni e l’autorealizzazione

  • Rollo May, con il coraggio di essere e la responsabilità della scelta

Il metodo in Italia

Il coaching umanistico è stato portato in Italia e strutturato metodologicamente da Luca Stanchieri, che ha reso applicabile questo approccio anche nei contesti aziendali complessi, integrando il rigore filosofico con strumenti concreti di sviluppo manageriale.

Come si applica il metodo

Senso Concretezza Risultati

L’approccio è strutturato, adattabile, ma non standardizzato. Ogni percorso si sviluppa in fasi, definite in accordo con il contesto organizzativo e gli obiettivi strategici:

  1. Analisi iniziale e mappatura del contesto
    Comprendere sfide, cultura e dinamiche relazionali per progettare un intervento ad hoc.

  2. Definizione degli obiettivi evolutivi
    Non solo KPI, ma anche elementi di consapevolezza, ruolo, visione e stile di leadership.

  3. Sessioni individuali e/o di team
    Con tecniche di ascolto profondo, domande ad alta intensità trasformativa, esercizi narrativi e strumenti sistemici.

  4. Monitoraggio e riallineamento
    Valutazione qualitativa e quantitativa del percorso, con integrazione nei processi HR o di sviluppo interno.

  5. Follow-up e consolidamento
    Incontri post-percorso per valutare l’impatto, accompagnare il consolidamento e abilitare una cultura del coaching diffusa.

Business team working happily together on laptop in the office
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Perché Scegliere un Coaching Umanistico in Azienda

Un Metodo per Chi Cerca Impatto Reale, Non Formule Preconfezionate

Per sviluppare leadership autentica, capace di guidare con visione e consapevolezza, non solo per obiettivi.

Per affrontare momenti di transizione (fusioni, crisi, riorganizzazioni) con una guida che integra strategia e umanità.
Per coltivare una cultura organizzativa sostenibile, in cui le persone non solo restano, ma si realizzano.
Il coaching umanistico non offre ricette universali. È un metodo che richiede rigore, tempo e coinvolgimento, ma che restituisce alle persone e alle organizzazioni la possibilità di evolversi in modo autentico, sostenibile e profondamente strategico.