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Rimettere a fuoco

Ricominciare da sé.
Costruire scelte che tengano.

 

Ci sono momenti in cui la vita non chiede di “fare di più”.
Chiede di fermarsi, guardare dentro e decidere cosa ha ancora senso.
Può succedere in transizioni importanti, in fasi di stallo, dopo crisi visibili o silenziose. Quando fuori tutto sembra a posto, ma dentro qualcosa non torna più.

Il Life Coaching Umanistico non è una spinta motivazionale, né una conversazione ispirazionale.
È un lavoro serio, concreto, profondo sulla propria direzione.
Aiuta a rimettere ordine tra pensieri, ruoli, aspettative e desideri. A fare spazio. A fare pulizia. A riconoscere con lucidità cosa funziona ancora e cosa no.

non si parte dal problema

Si parte da chi sei mentre lo attraversi

Questo tipo di coaching non offre risposte pronte.
Non lavora sull’“aggiustare” qualcosa di rotto.
Lavora su chi sei nel momento in cui qualcosa cambia, su come ti posizioni rispetto a ciò che accade, su come ritrovare una direzione che sia davvero tua.

Non ti porterò da un punto A a un punto B predefinito. Ti aiuterò a capire quale punto vuoi abitare, con che presenza, con che intenzione, con quale verità.

Aree di intervento

Il punto non è il problema, sei tu dentro di esso

l Life Coaching Umanistico riguarda la persona nella sua interezza, ma si parte sempre da una situazione concreta, da una soglia di passaggio reale.
Ecco alcune situazioni ricorrenti da cui nascono percorsi profondi:

  • Relazioni familiari complesse
    Quando il confine tra te e gli altri si è fatto sottile. Quando ti senti bloccato in dinamiche ripetitive, aspettative implicite o ruoli non più sostenibili.

  • Relazioni sentimentali in crisi o in transizione
    Quando non sai più se restare, andare o ricominciare. Quando l’intimità è diventata distanza, o quando il passato condiziona il presente.

  • Scelte professionali da chiarire
    Quando senti che il lavoro non ti corrisponde più, ma non sai se (o come) cambiare. Quando devi decidere se restare, cambiare ruolo, aprire un nuovo capitolo.

  • Decisioni difficili da prendere
    Quando hai bisogno di fare ordine, distinguere ciò che è tuo da ciò che è solo atteso. Quando senti che ogni opzione ha un costo e nessuna ha ancora senso.

  • Cambiamenti non cercati
    Una perdita. Una rottura. Un passaggio forzato. Quando ti ritrovi a dover ripensare tutto non perché l’hai scelto, ma perché la vita lo ha chiesto prima di te.

  • Fatica emotiva, ansia o stanchezza mentale
    Non in senso clinico, ma nella forma quotidiana della pressione continua, della sensazione di rincorrere tutto senza toccare davvero nulla. Quando senti che hai bisogno di rientrare in te prima che tutto ti scappi di mano.

Queste aree non sono “problemi da risolvere”. Sono piste da cui partire per tornare a scegliere con più lucidità.
Il coaching non toglie la complessità. Ma ti aiuta a non perderti dentro di essa.

Quando ha senso attivare un percorso
  • Quando sei in un momento di transizione personale o professionale e tutto è da ridefinire

  • Quando non ti riconosci più nei ruoli che occupi, ma non sai ancora quale strada prendere

  • Quando senti confusione, pressione, fatica emotiva, ma vuoi affrontarla in modo consapevole

  • Quando desideri fare ordine, scegliere con più coerenza, tornare in contatto con la tua voce

  • Quando vuoi semplicemente riprenderti la responsabilità del tuo tempo e delle tue scelte

Come si lavora

Non un protocollo ma una direzione condivisa

l percorso è individuale, riservato, costruito su misura.
Non c’è uno schema fisso, ma ci sono punti fermi:

  • Si parte da ascolto profondo, non da obiettivi forzati

  • Si lavora sulla consapevolezza, prima di agire

  • Si passa per il confronto vero, anche quando è scomodo

  • Si costruiscono azioni che nascono da ciò che è autentico, non da pressioni esterne

  • Si guarda al presente con lucidità, per scegliere cosa cambiare, cosa lasciare, cosa tenere

Il metodo è umanistico, ma solido. Basato sull’alleanza, non sulla dipendenza.
Tu guidi, io accompagno. Nessuna soluzione preconfezionata. Solo spazio per ciò che va affrontato davvero.

 

domande frequenti

Dubbi legittimi, risposte concrete

Non c’è una durata fissa. Di solito un percorso efficace richiede tra 6 e 10 sessioni, distribuite in modo sostenibile nel tempo (ogni due o tre settimane). In alcuni casi, un percorso più breve può già produrre chiarezza. In altri, è utile proseguire con uno spazio di accompagnamento più lungo. Lo decidiamo insieme, senza forzature.

No. Molte persone arrivano con più domande che risposte. Non serve sapere dove andare: serve avere il coraggio di fermarsi e ascoltare cosa non funziona più. Gli obiettivi emergono dal percorso, non lo precedono.

No. Il coaching non cura, non lavora su traumi o sul passato profondo.
Lavora sul presente, sulla consapevolezza e sull’azione. Se emergono temi che appartengono alla sfera clinica, sarò la prima a segnalartelo con rispetto e chiarezza.
Il coaching non sostituisce la terapia, ma può affiancarla o seguirla, se è il momento di rientrare in contatto con il quotidiano in modo nuovo.

La prima sessione è un momento esplorativo.
Ti ascolto, ti faccio domande, e ti aiuto a mettere ordine. Non c’è nessuna pressione a iniziare un percorso: serve a capire se ha senso farlo, e se possiamo lavorare bene insieme.
Nessuna formula, solo confronto reale.

No. Non serve un’altra spinta. Serve chiarezza, presenza e lucidità.
Non lavoro per farti fare di più, ma per aiutarti a capire cosa vale la pena fare davvero e cosa no.

Sì. Anzi, spesso è il momento migliore per cominciare.
Se c’è confusione, disorientamento o solo una sensazione indefinita che qualcosa non va, possiamo partire da lì. A volte basta nominare ciò che si sente per iniziare a sciogliere.

  • maggiore chiarezza decisionale

  • più coerenza tra ciò che pensi e ciò che fai

  • meno bisogno di “compensare” con prestazione o adattamento

  • una capacità nuova di stare nel presente senza annullarsi nel dovere

  • relazioni più sane, scelte più vere, un tempo più proprio. Non sono risultati immediati, ma sono sostenibili nel tempo.

Assolutamente sì. Tutto ciò che viene condiviso durante il percorso resta confidenziale, nel rispetto della tua privacy e della fiducia che mi affidi.

Sì. Lavoro sia in presenza che online, a seconda delle esigenze logistiche.
Il coaching online è efficace come quello in presenza. In realtà nel Life Coaching  si utilizza molto di più la sessione online che quella in studio.
Lavoro spesso con persone che vivono all’estero o che hanno agende complesse.

Il percorso viene definito insieme, e la parte economica è chiara e trasparente.
Il pagamento viene effettuato a singola sessione.
Lavoriamo su base fiduciaria, con accordi solidi ma umani.

Nessun vincolo.
Il coaching funziona solo se lo spazio è reale e sentito. Se ti accorgi che non è il momento giusto o che non stai trovando ciò che cerchi, ci si ferma. Con rispetto, senza giudizio, e con gratitudine per l’ascolto reciproco.

Assolutamente sì.
Scrivermi non ti obbliga a niente. È solo un modo per iniziare a prendere contatto con ciò che senti e capire, insieme, se ha senso approfondire. Anche una sola conversazione può fare chiarezza sul punto di partenza.

non ti aiuto a diventare un'altra persona

Ti accompagno a tornare in contatto con quella che sei, quando smetti di adattarti.

Se stai cercando un percorso leggero, forse non è il momento giusto.
Ma se senti che è il momento di fermarti davvero, guardarti senza filtri, e costruire da lì — allora possiamo lavorarci insieme.

📩 Scrivimi, se vuoi capire se questo è il percorso giusto per te.